La nuova rubrica del mese ruota attorno ad un materiale da sempre presente in ogni forma e dimensione nella nostra vita: la plastica.

La plastica è uno dei materiali più utilizzati per la produzione di oggetti di svariato tipo. Per ottenerla occorre lavorare il petrolio, dunque una delle fonti di maggior inquinamento nel mondo. È difficile smaltire un materiale del genere, vista la sua lenta degradabilità, dovuta anche a seconda della tipologia. Possono volerci dai 100 ai 1000 anni per far degradare materiali plastici come il PE (polietilene) o il PVC (cloruro di polivinile).

Poiché la plastica è talmente presente nella composizione del rifiuto pro-capite, nel 2022 le Nazioni Unite hanno formulato un trattato giuridicamente vincolante per contrastarne l’inquinamento.

Legambiente attraverso l'indagine Beach Litter 2019 ha spiegato quanta plastica invade i nostri mari: secondo lo studio, su 400 mila metri quadrati di spiagge, sono stati trovati circa 1000 rifiuti ogni 100 metri lineari. La flora e la fauna marina risentono molto dell’inquinamento: non è raro che si trovino spesso cetacei spiaggiati e contaminati dalle microplastiche.

Spesso tacciato di essere un mero slogan di marketing, la denominazione Plastic-free - letteralmente “liberi dalla plastica” - è in realtà un impegno per un uso più corretto di questo materiale. Invece di eliminarla completamente, perché non provare a riciclarla tutta?

Innanzitutto, il riciclo di questo materiale è importante perché permette di riutilizzarlo ed evitare quindi di produrne maggiori quantità. Queste azioni aiutano a combattere l’inquinamento e a preservare l’ambiente. 

Ecco perché GeTech si sta adoperando per utilizzare solo materiale riciclabile per gli imballi e le spedizioni; da sempre abbiamo a cuore l’ambiente, e cerchiamo di fare del nostro meglio per il pianeta.

Per saperne di più sui futuri imballaggi plastic-free, continuate a seguirci!