Mercoledì, 15 Marzo 2023 15:21

Bachelite e termoplastica

La prima rubrica dell’anno ha come protagonisti due dei materiali principali della nostra linea COMPO: la bachelite e la termoplastica. Vediamo insieme le maggiori caratteristiche e differenze.

La bachelite

Innanzitutto, non tutti sanno che la bachelite (o bakelite), fu sintetizzata per la prima volta nel 1907 dal chimico Leo Baekeland, da cui prende il nome. Questa sostanza innovativa era una sorta di resina termoindurente, creata dalla condensazione tra fenolo e formaldeide. Sotto l’azione del calore e di opportuni catalizzatori, queste resine si trasformano da termoplastiche a masse termoindurenti,  e insolubili. Col passare degli anni la bachelite si è rivelata fondamentale nella costruzione di telefoni, radio, utensili da cucina, bottoni, bigiotteria e altrettante parti da assemblare; diversamente dalla plastica, essa risulta solida, facile da lavorare, leggera e isolante. Tuttavia presenta alcuni svantaggi: non può permettersi troppe varianti cromatiche, e le sue forme non si adattano granché al design. Un materiale apparentemente indistruttibile, ma che negli anni tende alla formazione di minuscole crepe.

La termoplastica

Si tratta di un materiale noto per essere flessibile e malleabile, grazie alla sua struttura molecolare. I termoplastici sono costituiti da una lunga serie di molecole, dette anche polimeri. Da solide, queste catene di molecole sono ben adese, non appena si riscaldano si scompongono, rendendo il materiale flessibile o addirittura fluido. Alcuni materiali termoplastici trovano impiego nell’industria alimentare, perché soddisfano requisiti specifici nel campo della sicurezza in questo settore;  altri invece, come il PI (poliammide), vengono spesso utilizzati per applicazioni di elevata purezza nell’industria dei semiconduttori e aerospaziale e nella ricerca primaria (ad esempio al CERN). Una delle principali aree di applicazione dei materiali termoplastici sono nei sistemi di tubazioni che si trovano nelle città, il costo sostenuto per la protezione dei tubi in acciaio da ambienti difficili a volte può essere elevato, ecco perché  essi  si rivelano i più adatti, poiché resistono anche ad ambienti corrosivi.

In conclusione, la scelta del materiale viene influenzata dal tipo di uso del prodotto e dall’ applicazione dello stesso, per questo motivo riteniamo che sia fondamentale conoscerne tutte le caratteristiche, al fine di fare la scelta giusta.

Come si può capire quale sia il materiale migliore da utilizzare in base alle nostre esigenze specifiche?
Ad esempio, se sappiamo che il nostro prodotto verrà a contatto con alte temperature, come nei forni, è preferibile scegliere la bachelite, la quale resiste agli agenti atmosferici e chimici, ed è un ottimo isolante elettrico. Lo svantaggio è che si tratta di un materiale più delicato rispetto alla termoplastica, si potrebbe scheggiare e rovinare. Diversamente, quest’ultima non ha una buona resistenza al calore, ma reagisce meglio agli urti; inoltre è più economica e meno inquinante.

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